Il Sellaronda:  il Giro dei 4 Passi in notturna

54 km 1650 m disl+

 

Il Sellaronda, i Quattro Passi chiamateli come volete ma qui si é scritta la leggenda del ciclismo. Immersi nel panorama delle Dolomiti Patrimonio Unesco dal 2009 è difficile trovare parole che non siano già state scritte per questo itinerario meraviglioso. Il Passo Gardena, il Passo Sella, il Mitico Pordoi ed il Passo Campolongo sono le quattro salite che negli anni hanno visto le gesta dei più grandi ciclisti di tutti i tempi, Coppi, Bartali, Merckx solo per citare i più conosciuti.

Negli anni questi Passi sono diventati meta per milioni di ciclisti di tutto il mondo che ogni anno decidono di cimentarsi in queste salite leggendarie. Appuntamenti come la Maratona dles Dolomites, il Sellaronda Bike Day e il Dolomites Bike Day sono ormai tradizione consolidata nelle abitudini ciclistiche di mezzo mondo.

É possibile affrontare questo giro con la successione di Passi preferita, in senso orario o antiorario a seconda del gusto. Noi consigliamo di godervelo in senso antiorario perché più pedalabile nel suo complesso, ma se amate sfidare voi stessi non esistono verità assolute.

Come la scelta del periodo. Pedalabile da fine maggio fino a novembre anche se siamo convinti che in assoluto questo giro regali le migliori condizioni a fine giugno (il traffico è assolutamente contenuto) o a settembre quando l’autunno regala colori e panorami difficili da dimenticare e traffico moderato.

Itinerario

Passo Gardena 2121m  

Ore 19.00 Giuseppe e Michele mi aspettano a Corvara (1540 m)  per la partenza di questo Sellaronda in notturna. La salita al Passo Gardena è lunga 10,5 km, dislivello di circa 600m.  La pendenza media è  del 6% con brevi tratti fino al 12%.

Partiti da Corvara è quasi il tramonto, raggiungiamo subito Colfosco da dove la strada procede per i primi chilometri con pendenze molto pedalabili. Lunghi rettilinei e ampi tornanti ci portano pian piano in quota e dopo 5 km siamo ai piedi della cima del Pisciadù e della Torre Brunico colorate di rosa al tramonto. Qui le pendenze si fanno un pochino più impegnative ma i tornanti ci permettono di rompere la fatica. Qualche breve tratto al 12% ma dopo un’oretta complessiva di salita raggiungiamo il primo valico dei quattro che ci attendono.

Lo spettacolo del tramonto ci rapisce letteralmente e ci godiamo il panorama sulla Val Badia prima e sul Sassolungo infuocato verso la Val Gardena. Un bel tratto in discesa ci porta al Plan de Gralba (1850 m) dove al bivio giriamo a sinistra per intraprendere la salita al Passo Sella.

 

Passo Sella 2240 m

Dal bivio (1850 m)  la salita al Sella è lunga circa 5,5 km, per un dislivello circa di 390 m  con una pendenza media del 7%.

La strada sale subito per poco meno di 1 km ma poi le pendenze si fanno leggere per un altro breve tratto. A metà ecco il tratto più impegnativo dove le pendenze non scendono mai sotto il 10% ma è poco più di 1 km. Ecco l’imbrunire e all’altezza della piccola Cappella del Sella ormai si procede solo alla luce delle pile sulle bici e sui caschi.

Tornante a sinistra e dopo poche centinaia di metri ecco il Passo Sella. Sono le 21.50 e ancora la temperatura è accettabile 14º. Bello trovare il bar ancora aperto. Caffè ci si veste e ci si butta in discesa. Ci aspettano 6 km di discesa abbastanza impegnativa, soprattutto nella parte iniziale. arriviamo al bivio per il Passo Pordoi a quota 1800 m e ci stupiamo di non aver ancora incontrato una macchina.

 

Passo Pordoi 2239 m

Pronti a risalire, buio pesto e mancano ancora 7,5 km per l’arrivo sul mitico Passo Pordoi, 14 tornanti con 450m di dislivello. La pendenza media di questo tratto è attorno all’8% e devo ammettere che l’ho sentita.

Adesso le temperature si sono notevolmente abbassate, ma l’umore del gruppo è alto e tra mille battute, video e foto in movimento raggiungiamo abbastanza in fretta l’Hotel Pordoi, dove faccio l’errore di credere d’esser ormai sulla vetta ma mancano all’appello ancora 3 km e ben 8 tornanti. Questo tratto è sicuramente il più impegnativo. Raggiungere il Passo Pordoi a mezzanotte è abbastanza strano devo ammetterlo, riesce difficile anche trovare l’ambientazione per una foto o video. Tutto chiuso e buio pesto, guai però a farsi mancare la classica foto sotto il cartello del Passo.

Ci vestiamo con tutto quanto ci siam portati appresso. Siamo in piena estate ma la temperatura non supera i 7°. La lunga discesa verso Arabba (1605 m) è abbastanza impegnativa, resa più dura dal freddo che non dalla reale pendenza.  In tutto 9 km che ci entrano fin nelle ossa. Arrivati ad Arabba la sorpresa di un bar aperto e… sorpresa pure la barista ci godiamo qualcosa di caldo.

 

Passo Campolongo 1857 m

Finita la discesa del Pordoi alla rotonda in centro ad Arabba (1605 m) giriamo a sinistra e subito inizia la salita verso il Passo Campolongo.

La salita è lunga poco più di 4 km, la pendenza media attorno al 6% con tratti brevi al 10% nel primo tratto. I primi tornanti sono i più impegnativi ma poi si sale abbastanza agevolmente. L’arrivo al Passo Campolongo con un lungo rettilineo, veloce foto e poi la bella discesa ricca di tornanti verso Corvara che raggiungiamo verso l’una di notte. Il nostro Sellaronda in notturna è finito

Pasta party in appartamento e assai soddisfatti possiamo andare a nanna tutti quanti.

 

Dolomiti Unesco

 

Qualche consiglio

Il Sellaronda in notturna può essere una divertente avventura da affrontare sempre in compagnia. Raccomandiamo la giusta attrezzatura: luci bici anteriori e posteriori capaci di reggere almeno 3/4 h di luce prima di scaricarsi. Luce sul casco, importantissima. Pettorina catarifrangente per rendersi visibili e catarifrangenti sulle ruote fondamentali. Di notte le strade delle Dolomiti sono sicuramente poco trafficate ma dovete ammettere che a certe ore della notte nessuno si aspetta dei ciclisti. Rendersi visibili da tutte le angolazioni diventa così fondamentale. Caricare a dovere borracce e cibo perché durante il tragitto non troverete facilmente bar e rifugi aperti. Anche se d’estate portate con voi guantiabbigliamento pesante: le temperature delle Dolomiti di notte, soprattutto se in quota possono riservare davvero delle brutte sorprese.

 

 Scarica qui la traccia del percorso

 

Il centro benessere preferito dalle mie bici