Viaggiare in bikepacking

Il bikepacking… il mio perché

 

Scegliere se viaggiare in bikepacking o con il classico assetto borse laterali è una scelta ben precisa che condiziona moltissimo percorsi e viaggi. Ma poi non esistono regole ben precise e ognuno personalizza la propria esperienza in base alle proprie esigenze… Il mio è un semplice punto di vista.

Ho da subito scelto la formula del bikepacking, innanzitutto perchè la scelta dei miei viaggi previlegia sempre lo sterrato, spesso anche difficile da pedalare. Viaggiare in bikepacking offre il vantaggio di poter scegliere tra un’ampia gamma di percorsi, spesso invece preclusi con il classico assetto da Cicloturismo con le borse laterali. Inoltre la bici risulta molto più stabile e guidabile e anche questo consente, a volte, percorsi molto più tecnici e poco praticabili con altre soluzioni.

La difficoltà di viaggiare in bikepacking sta però nel dover scegliere bene cosa portare in viaggio, in quanto lo spazio non è illlimitato, anzi. Finora con il mio bikepacking sono riuscito a garantirmi due settimane in totale autonomia, ma come dicono i grandi viaggiatori: quel che dura per due settimane dura anche per mesi! È un’esperienza in continua evoluzione senza pregiudizio alcuno.

Permettetemi però un breve inciso, possiamo discutere di tutto in merito a questo stile di viaggio ma… partiamo dal presupposto che non abbiamo inventato assolutamente nulla se non un altro forse inutile neologismo straniero…

Olindo Guerrini verso la fine del 1800, poeta, intellettuale e grande amante dei viaggi in bicicletta“

“Così, salito in bicicletta per istinto di dovere e per impulso d’affetto [verso il figlio], ora me ne sono innamorato con passione. Non c’è arte al mondo che possa esprimere il piacere, direi quasi la voluttà, della vita libera, piena, goduta all’aperto, nelle promesse dell’alba, nel trionfo dei meriggi, nella pace dei tramonti, correndo allegri, faticando concordi, sani, contenti.”

Cit. Olindo Guerrini 1845-1916

 

Negli ultimi tempi il lavoro “a due mani” con Basic Design Movement mi sta regalando diverse soluzioni tagliate a misura della mia Salsa Fargo e … mi piace l’idea di condividerle con voi.

 



Anything cage sulla forcella

Per fissare le borse sugli steli forcella predisposti utilizzo due Anithyng Cage Hd prodotti da Salsa. Ospitano poi due borse da 5 lt stagne. In queste due drybag distribuisco la tenda, il suo doppio fondo, fornelletto e pentolino. Il tutto cercando di distribuire i pesi nel miglior modo possibile.


 

Borsa manubrio

La mia borsa manubrio é fissata con le barre Flying Cod prodotte da Basic Design Movement, molto pratiche e comode perchè mantengono molto stabile la borsa e non comprimono i fili del freno e cambio. Le uso ininterrottamente dal 2016 ormai ed in questi giorni mi sono arrivate le nuove in versione speciale Viaggiatore Lento. Due gusci a disposizione, uno per supporto borse piccole (3/5 lt), l’altro con guscio classico per la borsa viaggio decisamente più capiente: 12lt.

In questo caso la borsa è sempre stagna e la utilizzo per i ricambi tecnici e l’abbigliamento in genere dedicato ai momenti in cui non si pedala.

 


 

Borsa toptube manubrio

Mentre pedalo è in assoluto la parte più facilmente accessibile. Alloggia il cavo di ricarica che sale dalla mozzo dinamo e per questo mentre pedalo mi ricarico una power bank. Naturale poi che alloggi cellulare, portafoglio, una barretta e le cose che devo avere sottomano rapidamente. Questa soluzione l’utilizzo quando non devo trasportare il drone, per il quale ho adottato una soluzione del tutto nuova per me.


Borsa toptube trasporto drone

Da alcuni mesi ho modificato assieme a Oscar di Basic Design Movement l’assetto bikepacking della parte tipo tube della mia Salsa Fargo. La necessità deriva dal dover alloggiare tutta l‘attrezzatura relativa al mio drone. Dopo molte teorie abbandonate, abbiamo deciso di utilizzare tutto lo spazio che lo slooping del telaio Fargo concedeva tra sella e manubrio. Ne è nata una borsa del tutto nuova, che aumenta di molto il “litraggio” del mio bikepacking.

L’attenzione posta alle misure mi ha permesso di non aver fastidi durante la pedalata, mentre il fatto che la borsa sia completamente stagna mi garantisce tranquillità anche nelle giornate di pioggia intensa. Testata nel mio ultimo viaggio si è assolutamente dimostrata all’altezza in ogni situazione, tanto sotto la pioggia quanto nei tratti di pedalata off road molto tecnici.

Come anticipato in questa top tube alloggio tutta l’attrezzatura del drone, tutta la parte elettronica ed il cavo ricarica della mozzo dinamo collegato ad una powerbank.

 


 

Borsa toptube sul canotto sella

Questa borsa è delle stesse dimensioni della top tube manubrio ma è sempre in posizione verticale. Da sempre è dedicata all’alloggio degli strumenti per la manutenzione bici e ricambi. Camera d’aria di ricambio, multitool, levagomme, pinza, nastro americano, pezze e mastice, fascette in plastica, boccetta di lubrificante per la catena e fondamentali due false maglie.

Nel caso di assetto con drone, tutto questo materiale viene spostato nella borsa telaio.

L’assetto con drone inoltre mi ha portato all’aggiunta di due water bag  di Basic Design Movement ai lati dell’attacco manubrio. Vista l’impossibilità di utilizzare gli attacchi portaborracce del telaio una delle due è per forza dedicata all’alloggio borraccia. l’altra invece alloggia il cellulare, portafoglio e barretta. Tutti elementi che utilizzo con certa frequenza. Questa soluzione si è rivelata davvero comoda ed è ormai diventato un mio standard a prescindere dal tipo di assetto che utilizzo.

 


 

Borsa telaio

Solitamente borsa molto spaziosa. Purtroppo la mia Salsa Fargo è una S con uno slooping molto pronunciato. Ne consegue che la borsa telaio ha dimensioni abbastanza ridotte rispetto ad altre bici ma comunque alloggia: la paleria, i picchetti e i cavi della tenda, il cibo che giornalmente acquisto per la sera, e il kit pulizia personale (dentifricio, crema solare, salviette umidificate etc.) ed eventuale kit medico.

 


 

Saddlebag posteriore

La borsa posteriore ha una capienza di circa 20 lt a pieno carico e di solito la utilizzo per scarpe da ginnastica e/o ciabatte. Materassino, sacco a pelo e solo per ultimi giacca antivento ed abbigliamento antipioggia che da qui risulta facile da prelevare in caso di necessità. Questa borsa va sempre caricata con molta attenzione, innanzitutto cercando di mettere il materiale pesante il più vicino possibile all’attacco sella. Se caricata bene la borsa non cede e mantiene una stabilità tale che durante la pedalata è come se non ci fosse. Consiglio evitate in questa borsa gli accessori troppo pesanti che abbasserebbero inevitabilmente la borsa verso la ruota posteriore.


 

L’acqua

Molte persone mi chiedono come riesco a far stare l’acqua in questo assetto. Parto da due borse manubrio per le borracce. In caso di necessità posso aggiungere due portaborracce fissi agli anithyng sulla forcella. Qualora necessario  altre due borracce possono trovare posto sul carro posteriore, ma non amo questa soluzione. In caso di caduta si rischia di danneggiare pesantemente la raggiatura della ruota posteriore. Nelle emergenze peggiori una bottiglia da 1,5lt trova posto fissata alla parte alta della Saddlebag arrivando ad un carico complessivo di circa 4lt.

La sartoria del mio bikepacking
basic design movement

 


 

Considerazioni Finali

Come avrete potuto notare, navigando sulla rete o solo ascoltando i consigli di amici, viaggiare in bikepacking non risponde ai dettami di una scienza esatta e definitiva. Moltissime sono le variabili che determinano la scelta dell’assetto, dal tipo di percorso, alla necessità di portarsi l’attrezzatura per riprese video, etc…

Unico consiglio che mi sento di darvi è quello di diffidare da chi ha sempre e solo soluzioni definitive, spesso più dettate dalla moda del momento che non da vere e proprie esperienze di viaggio. Tutto dipende dalle vostre esigenze!

Il mio personale approccio al bikepacking varia di viaggio in viaggio, e non vi nego che spesso lancio l’occhio al mondo del classico cicloturismo (borse panniers) per trovare qualche spunto che mi possa aiutare. Spesso vedo sempre più soluzioni “ibridate” tra i due stili di viaggio, e devo ammettere che spesso sembrano soluzioni davvero funzionali.

Il mondo del bikepacking è in costante evoluzione e… spero di aver in parte fugato qualche vostro dubbio.

In definitiva, Viaggiare in bikepacking è sinonimo di minimalismo nel bagaglio di viaggio,  maggiore libertà nella scelta anche di itinerari molto tecnici e spesso legato al mondo dell’offroad.

Per tutto il resto fate si che viaggiare in bikepacking sia sempre, e soprattutto, una forma assoluta di divertimento!!!

 

Per qualsiasi info, dubbio o richiesta non esitare a contattarmi via mail o tramite i miei canali social Instagram e Facebook